lasciare il mondo un po’ migliore

 
Spesso i pensieri ritornano felicemente a ricordare la mia giovanile  avventura scout. Oggi più che mai comprendo quanto formativa sia stata per me questa esperienza. Sono stati scritti decine di libri che parlano del suo valore pedagogico, del suo metodo ma a me, da sempre, affascina  invece il sogno che ha portato Baden Powell (il fondatore) a dedicare la sua vita alla formazione dei ragazzi. Il SOGNO è un tema ricorrente nel lavoro che svolgo con le persone, il sogno è il futuro possibile, sperato, immaginato che ci conduce ad attivare comportamenti nel presente, per aumentare le probabilità che questo desiderio diventi possibile nel domani.
Ma qual’era il sogno di Baden Powell?
Il padre dello scoutismo esortava ogni ragazzo a “lasciare il mondo un po’ migliore di come lo avevano trovato
Provo così, in questo breve post,  a riflettere e ad approfondire  questo suo breve slogan convinto che questo, oggi, abbia profondamente a che fare con ognuno di noi.
Innanzitutto  Baden Powel dice: lasciare il mondo… e già questo è straordinario perché costringere a considerare:
1.       La nostra finitezza: Infatti se dobbiamo lasciare il mondo un po’ migliore vuol dire che non saremmo sempre qui. Prima o poi dovremmo lasciare. Ma questo non significa abbandonare, perdere la proprietà ma offrire a qualcun altro. Lasciare, per B.P, non ha il sapore della sconfitta perché abbiamo costruito qualcosa di cui non possiamo godere. Lasciare ha il gusto del successo, è il lasciare in eredità.
2.       L’eredità:  è ciò che noi vogliamo lasciare ma, nel contempo, è anche ciò che quotidianamente ci impegnamo a costruire. Ma quello che noi quotidianamente costruiamo non parte da zero. Noi costruiamo a partire da ciò che ci troviamo dato. Quando  nasciamo il mondo attorno a noi esiste già, esiste già una lingua, una cultura, una storia…. tutto questo ci viene offerto in dono da chi ci ha preceduto.
3.       Il Dono:  è ciò che ci è offerto e da cui partiamo per costruire un mondo migliore. Accettare la logica del dono significa, qui, prendere consapevolezza che siamo attivi,  propositivi e progettuali a partire da ciò che ci preesiste.
Così lasciare il mondo…significa ricordarci che la nostra vita è come un segmento di una retta, cioè un tratto che ha un inizio e una fine  all’interno di un infinito. Tutto ciò che viene prima di questa segmento si chiama dono tutto ciò che viene dopo si chiama eredità.
La seconda parte dello “slogan” invece ci ricorda che il mondo lo dobbiamo lasciare un po’ migliore di come lo abbiamo trovato. Un po’ migliore non vuol dire perfetto, finito, completato. un po’ migliore ci suggerisce l’idea che il mondo è sempre migliorabile, da ogni uomo, da ogni generazione.
Nel suo enunciare “Lasciate il mondo un po’ migliore di come lo avete trovato”, Baden Powel, infine, non stabilisce il modo attraverso il quale questo sia possibile. Non dà una ricetta, offre un sogno. E il sogno (quando è un grande sogno) per essere perseguito, per diventare realtà ha bisogno del contributo originale di ognuno di noi.
Per questo motivo auguro a me stesso e, a tutte le persone che incontro quotidianamente attraverso il mio lavoro, di poter riscoprire il nostro modo peculiare di lasciare il mondo un po’ migliore di come lo abbiamo trovato, riconoscendo e godendo di ciò che ci è stato donato e adoperandoci attivamente e responsabilmente per costruire la nostra eredità.
buona strada

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